Auckland: Porta del Paese
Fondata nel 1840, subito dopo il trattato di Waitangi, come capitale della nuova colonia colonia di sua maestà britannica da William Hobson, ilo quale la scelse soprattutto per la bellezza del luogo e la battezzò in onore di Lord Auckland, la città rimase capitale fino al 1865, quando il governo fu trasferito a Wellington.
Porta della Nuova Zelanda, New York dei polinesiani, Auckland è costruita su un istmo largo nove chilometri che si affaccia da una parte sulle acque basse del Manukau Harbour, sul Mare di Tasman, dall’altra su quelle profonde del Waitemata Harbour, sul golfo di Hauraki, nel Pacifico, il porto più grande e trafficato del paese.
Un ponte spettacolare l’Harbour Bridge, scavalca il porto e collega il centro con i quartieri settentrionali. A ovest la città è abbracciata dalle Waitakere Ranges, una catena di colline coperte di bush, che scendono fino al mare.
Auckland è la più grande e la più popolata metropoli del paese, e la più grande città polinesiana con un mix incredibile di razze: europei, cinesi, indiani, gente di altre isole del Pacifico, portate qui da svariate migrazioni. è la terza città del mondo per estensione dopo Los Angeles in California e Brisbane in Australia.
Appena fuori dal centro, i grattacieli spariscono, sostituiti da cottage unifamiliari che si stendono a perdita d’occhio in mezzo al verde di giardini e prati, interrotti da una sessantina di crateri o coni di vulcani estinti o addormentati che ospitavano un tempo dei “pa”, dei villaggi fortificati maori.
Per un colpo d’occhio sulla città bisogna salire sul Mount Eden, il punto più alto, sull’orlo di un cratere vulcanico. Un altro punto panoramico è la One Tree Hill, un vulcano estinto nel Corwall Park.
Per visitarla basta anche un giorno: il centro è piccolo e raccolto e si gira facilmente a piedi. Le zone più interessanti si concentrano intorno a Queen Street, la via principale, bordata di negozi, piccoli ristoranti, banche e agenzie di viaggio, e alle vie limitrofe comprese fra Quay Street, Albert Street e Wellesley Street, dove grattacieli a specchio ed edifici hight-tech si mescolano a palazzi d’epoca in un insieme assai gradevole.
Scendendo verso Queen Street, all’angolo tra Wellesley e Kitchener Street, la City Art Gallery è un altro ricordo del passato, ospitando la più grande collezione d’arte della Nuova Zelanda, con raccolte di artisti locali e mostre temporanee.
Per un tuffo nella Auckland di un secolo fa si può andare nel quartiere di Parnell intorno a Parnell Road. è grazioso, vittoriano e scicchettone, ripulito a nuovo con negozi sfiziosi, caffè eleganti e ristorantini d’atmosfera. Oltre a Parnell, le zone più graziose della vecchia Auckland residenziale con bei negozi e locali alla moda, sono quelle intorno a Herne Bay e Jervois Road, una delle prime aree della città, e Devenport, dall’altra parte del porto, di fronte al centro, raggiungibile anche col traghetto.
Le spiagge più vicine al centro sono Cheltenham, Takapuna, e Milford. Dalla parte di Devenport, Mission Bay, Kohimarama e St. Heliers.