Informazioni utili e località

Informazioni utili

Nome ufficiale: Repubblica dell’Uzbekistan
Capitale: Tashkent
Area geografica: Asia Centrale
Città principali: Tashkent (capitale), Samarcanda, Bukhara, Khiva
Superficie: 447.400 km²
Popolazione: 31 milioni circa
Fuso Orario: + 4 ore che diventano + 3 quando in Italia vige ora legale
Moneta: Sum (CYM) Un sum equivale a 100 tiyn. Si trovano banconote in denominazioni da 5000, 1000, 500, 200, 100, 50, 25, 10, 5, 3 ed 1 Sum.
Elettricità: 200 volts AC, 50 Hz. Si usano spine rotonde a due spinotti di tipo europeo.
Religione: Gli abitanti sono per l’88% musulmani sunniti, seguono i cristiani ortodossi (9%) e altre minoranze musulmane aderenti allo sciismo.
Passaporto: validità residua di sei mesi oltre la scadenza del visto. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o i Consolati.
Visto: da richiedersi almeno 15 gg. prima della partenza presso l’Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma.
Si prega di considerare che qualora si intendessero visitare i Paesi limitrofi e poi fare nuovamente ritorno in Uzbekistan, sarà necessario essere in possesso di un visto uzbeko valido almeno per n. 2 ingressi. Si raccomanda pertanto di prevedere prima di entrare nel Paese il numero di ingressi necessario per il viaggio che si intende effettuare.
Formalità valutarie e doganali: in arrivo è obbligatorio compilare un questionario con quesiti di ordine valutario e doganale, che deve essere restituito al momento di lasciare il Paese. Si raccomanda di conservare le ricevute per il cambio valuta, da esibire, a richiesta delle autorità doganali, al momento di lasciare il Paese. La normativa locale prevede che un’eventuale eccedenza di denaro rispetto a quanto dichiarato al momento dell’ingresso nel Paese, ove non adeguatamente documentata, venga confiscata dalla polizia doganale. E’ previsto inoltre il pagamento di una multa. E’ sempre consigliabile portare con sé moneta contante (Dollari o Euro), in quanto l’uso delle carte di credito è limitato ai principali alberghi della sola città di Tashkent.
Lingue: L’uzbeco (una lingua turca orientale) è la lingua ufficiale della maggioranza della popolazione, e viene scritta ufficialmente dal 1991 con l’alfabeto latino (in precedenza, durante il periodo sovietico, era usato l’alfabeto cirillico). Tra le lingue parlate dalle minoranze è importante il tagico (una variante orientale del neopersiano), diffuso ancora a Bukhara e a Samarcanda e collegato alla prestigiosa tradizione della letteratura persiana. Il russo si usa per la comunicazione fra le varie etnie e per gran parte delle attività commerciali e governative.
Telefoni: Prefisso per l’Italia 0039 – Prefisso dall’Italia 00998. Ci sono molti internet point a Tashkent e nelle principali città.
Etnie: Gli uzbechi costituiscono il gruppo etnico principale. Ci sono poi russi (5,5%), tagiki (10%), coreani (4,7%), kazaki (3%), caracalpachi (2,5%) e tatari (1,5%).

Città Uzbeke

Tashkent – “La Stella d’Oriente”
Tashkent è la capitale dell’Uzbekistan , ha una popolazione di 24 millioni di abitanti e si trova ad un’altitudine di 489 metri, è il centro di tutta l’Asia Centrale. Tashkent è la città più grande e cosmopolita di questa parte del mondo, è il maggiore centro economico e culturale della repubblica uzbeka, è sede di cotonifici, setifici, stabilimenti meccanici, industrie chimiche e riveste un importante ruolo di nodo di comunicazioni. Poco rimane del suo passato a causa di un terremoto che la distrusse nel 1966 e soprattutto dalla realizzazione in epoca sovietica di un piano urbanistico elaborato fin dal 1916. Il risultato è che la Tashkent odierna ha avuto l’aspetto tipico di una città dell’Europa orientale, con gli edifici monumentali e amministrativi, immensi parchi e enormi condomini-dormitori che rimandano inevitabilmente agli anni del regime staliniano. Del suo passato Tashkent ha conservato ancora l’Eski Shakhar, ossia la città vecchia, fatta di stradine strette e modeste abitazioni, ma anche di antiche madrase (scuole islamiche) e magnifiche moschee. La madrasa di Kukeldash è una delle più importanti madrase, originaria del XVI secolo e attualmente in fase di restauro. Proprio qui accanto si trova il grande bazar di Chorsu. A poca distanza c’è la moschea Jami, risalente al XV secolo.

Samarcanda – “Paradiso di Turchese”
Samarcanda è la terza città per dimensioni in Uzbekistan (popolazione 352.047 abitanti calcolati per il 2010) e il capoluogo della regione di Samarcanda. La città è per lo più conosciuta per essere nel mezzo della Via della seta nel percorso tra la Cina e l’Occidente. Città è collocata a 702 metri sopra il livello del mare e, nonostante che sia un’importante città dell’Uzbekistan, la maggior parte degli abitanti è di lingua tagica. Nel 2001, dopo vari tentativi, l’UNESCO ha inserito la città, vecchia di 2700 anni, nella lista dei patrimoni dell’umanità sotto il titolo di SamarcandaCrocevia di culture. Un tempo Samarcanda fu la città più ricca dell’Asia Centrale e per la maggior parte della sua storia fece parte dell’Impero Persiano. Fondata circa nel 700 a.C., era già capitale della satrapia Sogdiana sotto gli Achemenidi di Persia quando Alessandro Magno (nella zona conosciuto come Iskander Khan) la conquistò nel 329 a.C. Sotto Sasanidi, Samarcanda rifiorì e diventò una delle città maggiori dell’Impero. Successivamente la città conobbe l’invasione araba (che portò il suo alfabeto e converti all’Islam), quella dei Persiani e di diverse successive dinastie turche. Nel 1370 Amir Temur (Tamerlano) decise di rendere Samarcanda una città stupenda e usarla come capitale dell’impero che avrebbe costruito e che si sarebbe esteso dall’India. Per 35 anni la città fu ricostruita e fu piena di cantieri con artigiani e architetti provenienti dalle parti più disparate dell’Impero timuride. Così Tamerlano fece crescere la città, che divenne il centro della regione chiamata in Occidente Transoxiana. Dobbiamo dire che ancora oggi Samarcanda è una città magica e mistica conosciuta in tutto il mondo per la sua storia maestosa e per la sua bellezza indimenticabile.

Bukhara – “ La Perla dell’Islam”
Bukhara è il capoluogo della regione di Bukhara, è una città dell’Uzbekistan, con una popolazione di 231.793 abitanti nel 2010. È stata per secoli una delle più importanti città di Transoxiana islamica. Durante l’invasione mongola, fu distrutta da Genghis Khan e cadde poi sotto l’influenza di Tamerlano rifiorì. Più tardi divenne famosa come Khanato di Bukhara e in questo periodo vide sviluppare considerevolmente la sua economia grazie ai ricchi traffici mercantili che la coinvolgevano, sorgendo sulla via della seta. La cittadella Ark: nucleo originario della città abitato fin dal IV secolo a.C, colpita nel 1920 da un incendio venne poi ricostruita . Colpisce il monumentale ingresso alla cittadella, una porta fiancheggiata da due alti torri. A fianco si trova un padiglione del XVII secolo adibito a sala di concerti. Degno di nota è il palazzo dell’Emiro con la sala del trono e le sale dell’udienza. Il mausoleo di Ismail Samani: Ismail Samani, fondatore della dinastia samanide, a Buchara in Uzbekistan. Questa piccola, magnifica costruzione è situata non lontano dall’Ark. Questo mausoleo è stato costruito nel 10 secolo per lui, per il suo padre e il nipote. Le pareti così spesse e ben costruito, che il mausoleo non ha richiesto notevoli riparazione durante di 1100 anni. Il complesso di Lyabi-Hauz: Il complesso di Lyabi-Hauz fu terminato all’inizio del 1700, che significa “intorno alla piscina”, che comprende i resti di una moschea costruita intorno a una riserva d’acqua. Una location perfetta per fare una sosta nella calda estate uzbeka. Nel pomeriggio gli anziani si ritrovano nei tavolini all’ombra dei grandi alberi frondosi a giocare a carte, bere tè e fumare la sisha. Il bello non sta solo nella piscina e nel fresco degli alberi…l’intera piazza è un complesso formato da varie madrase (scuole superiori musulmane) del XVII secolo e un caravanserraio (luogo in cui le carovane si fermavano di notte o qualche giorno mentre commerciavano). Posto imponente e umile insieme, indimenticabile.

Khiva – “Una sorpresa per gli occhi”
Tra le città della Via della Seta che vi esercitano il maggior fascino è sicuramente Khiva, nella regione del Khorezm. La sua storia affonda nella leggenda. Si dice che, Khiva fu fondata quando Sem, figlio di Noè, scavò un pozzo in questa zona. Storicamente comunque è accertato che la città esisteva nell’VIII secolo come fortezza minore e stazione commerciale lungo la diramazione della Via della Seta in direzione del Mar Caspio e del Volga. All’inizio del XVI secolo Khiva divenne la capitale dell’impero Timuride: era famosa per un fiorente mercato degli schiavi. Nel XIX secolo, poichè la Russia non liberò la regione dal giogo dei Timuridi anche i più impavidi e coraggiosi temevano d’imbattersi in queste feroci popolazioni e affrontare la loro desertica terra. La Khiva moderna è una strana città. Vale la pena di passeggiare per i monumenti storici. Il centro storico, a differenza di quelli di altre città centroasiatiche, è rimasto integro – ben conservato ma privo di vitalità. Anche nel bel mezzo delle fitte moschee, fra tombe, palazzi e madrase, dovrete infatti lavorare molto di fantasia per evocare la confusione, e anche la desolazione, che vi regnavano un tempo

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