Hotel Mama Shelter – Roma

Scelta avventurosa e geniale l’apertura del  design hotel Mama Shelter in un quartiere residenziale fuori dai percorsi turistici usuali. Siamo a Prati centro di Roma, alle spalle di San Pietro, ma un centro differente da quello su cui si affollano stranieri  in visita all’Urbe. E per i romani di Roma una sorpresa piccante per i weekend: il sexy-Mama Box!

Prati è discreto, borghese, verde e quieto. Belle case , leggermente delabrè, allungato sotto le alture di Monte Mario dove neanche sembra d’essere in una città. Ebbene , da pochi mesi, in questa realtà tutta romana e vera, ecco uno sprazzo di colore assoluto, un luogo che comunica con la città e i romani, un piccolo universo pop che è un corridoio aperto in entrambi i lati:  visitatori e indigeni , entrano ed escono, partecipano, si interfacciano e comunicano in questo angolo vivace e luminoso.

Scelte geniali come si diceva: il palazzo, anzi i due palazzi gemelli erano uno schietto esempio di post- razionalismo anni ’50, edifici destinati ad uffici , presi, rimescolati, ricolorati e, in un gioco ardito e ben riuscito, trasformati in un delizioso luogo di soggiorno-incontro. Giovane l’ambiente, giovanissimo il personale, ma ineccepibile l’ospitalità.

Bruno Cavasini direttore dell’Hotel Mama Shelter Roma

Colore ovunque, negli spazi del ristorante, nella hall arditamente piastrellata in verde brillante, nei soffitti colorati , negli ascensori tappezzati di figurine di calciatori. 217 camere, in modalità small, large ed XL, tutte ampie, con letti big size, bagni enormi, moquette manco dirlo, coloratissima. Il richiamo verso i Romani è rotolato attraverso un inarrestabile passaparola, come ci racconta il manager Bruno Cavasini, pure lui giovane come il suo hotel.

Il passaparola è arrivato anche nell’empireo dei romani famosi  , giornalisti, gente dello spettacolo fino a Nanni Moretti capitato qui una sera a caso in incognito e senza rumore.  Fatto sta che da luglio ad oggi è tutto un fiorire di eventi, appuntamenti, pranzi e cene tra la pizzeria- ristorante a piano terra e il roof-garden al 6° piano dove ti sembra di mangiare Roma intera. E per non farsi mancare niente, ci sono pure una piscina, sauna e bagno turco, che, non c’è bisogno di dirlo, sono il regno del colore e della gioia cromatica.

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